Contributi e finanziamenti

sdfsdfs

Lunedì 21 Agosto 2023

Brevetti+, Marchi+ e Disegni+: emanati i bandi 2023

Con l’emanazione dei bandi, in corso di registrazione presso gli organi di controllo, diventano operative per l’annualità 2023 le misure agevolative denominate Brevetti+, Disegni+  e Marchi+ per la concessione di agevolazioni per la valorizzazione dei titoli di proprietà industriale. 

Le nuove versioni dei bandi pur contenendo alcune novità introdotte da nuove disposizioni legislative vanno in continuità con quelli dell’anno precedente e fissano anche la data di apertura degli sportelli.

Le domande di contributo potranno essere presentate a partire:

  • dal 24 ottobre 2023 per Brevetti+
  • dal 7 novembre 2023 per Disegni+
  • dal 21 novembre 2023 per Marchi+  

In favore delle tre misure, con il decreto direttoriale di programmazione delle risorse del 16 giugno 2023 sono stati messi a disposizione per l’anno 2023 nel complesso 32 milioni di euro, di cui 2milioni per Brevetti+10 milioni di euro per Disegni+ e 2 milioni di euro per Marchi+

Di seguito sono scaricabili le versioni integrali dei tre bandi, mentre gli avvisi sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale  n. 187 dell'11 agosto 2023

Ufficio competente: Divisione VI- Politiche e progetti per la promozione della proprietà industriale

Ultima modifica: Lunedì 21 Agosto 2023
Martedì 18 Luglio 2023

32 milioni di euro per i bandi Brevetti+, Disegni+ e Marchi+

Con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale del decreto direttoriale 16 giugno 2023 di programmazione delle risorse da assegnare per l’annualità 2023 alle misure Brevetti+Disegni+ e Marchi+ prende avvio il percorso per la riapertura dei bandi, così come previsto dalle Linee di intervento strategiche sulla proprietà industriale per il triennio 2021-2023 adottate con il D.M 23 giugno 2021.

La dotazione finanziaria complessiva di 32 milioni di euro da destinare ai contributi alle PMI è così ripartita: 20 milioni per Brevetti+10 milioni per Disegni+2 milioni per Marchi+.

A seguito dell’emanazione dei bandi (probabilmente tra la fine del mese di luglio e l’inizio di agosto) saranno fissati i termini di presentazione delle domande di contributo (presumibilmente a partire dal mese di ottobre).

Decreto direttoriale 16 giugno 2023 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 162 del 13 luglio 2023

Ultima modifica: Martedì 18 Luglio 2023
Lunedì 10 Luglio 2023

Bando Aggregazioni R&S - Salute VdA

Attenzione! La scadenza di presentazione delle domande è stata prorogata al 21 settembre 2023

Con la deliberazione della Giunta regionale n. 527in data 15 maggio 2023 è stato approvato il Bando "Aggregazioni R&S - Salute" a favore di imprese industriali, singole o in collaborazione fra loro e/o con centri di ricerca, per la realizzazione di progetti di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale, che siano fra loro coerenti e coordinati e riguardino l'ambito tecnologico Salute della Strategia di specializzazione intelligente (S3) della Valle d’Aosta.

Il Bando prevede il finanziamento di Progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale che riguardino l’ambito tecnologico-applicativo Salute:

  • Medicina personalizzata, di precisione e predittiva;
  • Biomateriali, biotecnologie e tecnologie per la diagnosi precoce, la prevenzione e la cura;
  • Nutraceutica, nutragenomica e alimenti funzionali;
  • Tecnologie per la medicina di montagna (telemedicina, assistenza domiciliare e assistenza dei malati cronici).

I progetti devono avere durata di 12, 18 o 24 mesi, devono presentare un TRL finale almeno pari a 6 e devono, quindi, prevedere una o più fasi di sviluppo sperimentale, giungendo alla realizzazione di un prototipo.

Possono presentare domanda le piccole, medie e grandi imprese industriali, che abbiano almeno 10 dipendenti - se presentano progetti individuali - o almeno 5 dipendenti ciascuna - se presentano progetti in collaborazione fra loro. 

Le imprese e i centri di ricerca devono avere unità produttiva/sede operativa in Valle d’Aosta al momento della prima liquidazione del contributo. 

Inoltre, possono presentare domanda:

  • consorzi di ricerca fra imprese industriali con almeno 5 dipendenti propri;
  • le reti di impresa senza soggettività giuridica operanti nelle attività di ricerca e sviluppo, composte da almeno 3 imprese industriali con almeno 5 dipendenti ciascuna;
  • le reti di impresa con soggettività giuridica operanti nelle attività di ricerca e sviluppo, con almeno 10 dipendenti propri se presentano progetti individuali, o 5 dipendenti propri, se presentano progetti in collaborazione, e composte da almeno 3 imprese industriali;
  • centri di ricerca con almeno 5 dipendenti in collaborazione con almeno 1 impresa. 

I centri di ricerca non possono presentare progetti in forma singola, ma possono partecipare a progetti in collaborazione con le imprese; nei progetti le imprese devono rivestire il ruolo di capofila del partenariato, mentre i centri di ricerca possono rivestire soltanto il ruolo di partner. Ciascuna impresa può presentare un unico progetto in qualità di capofila e partecipare ad un unico progetto in qualità di partner, oppure partecipare al massimo a 2 progetti in qualità di partner. Ciascun centro di ricerca può partecipare al massimo a 2 progetti in qualità di partner.

Maggiori informazioni al link.

Ultima modifica: Venerdì 18 Agosto 2023
Mercoledì 31 Maggio 2023

Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane – Avviso pubblico per le imprese femminili innovative montane (IFIM)

Il Dipartimento per gli Affari regionali e le autonomie (DARA) della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha pubblicato l'Avviso pubblico della misura di incentivazione “Imprese femminili innovative montane – IFIM”, che finanzia i programmi di investimento ad alto contenuto tecnologico e innovativo sostenuti da imprese femminili ubicate nei Comuni montani indicati nel relativo Allegato I

L’incentivo è gestito da Invitalia e le domande possono essere presentate a partire dalle ore 12:00 del 30 maggio 2023.

La dotazione complessiva è di 3,9 milioni di euro.

Pagina per la presentazione delle domande (sito Invitalia)

 

A chi si rivolge

Le agevolazioni sono rivolte alle start up innovative costituite prevalentemente da donne in forma di società di capitali, anche cooperative, aventi una sede operativa, o filiale, in uno dei Comuni montani indicati nell’Allegato I dell’Avviso.

Requisiti che le imprese devono possedere al momento della presentazione della domanda:

  • essere regolarmente costituite e iscritte nell’apposita sezione speciale del Registro delle imprese di cui all’articolo 25, comma 8, del decreto-legge n. 179/2012
  • essere costituite da non più di sessanta mesi
  • essere di piccola dimensione

Ciascuna impresa può presentare una sola domanda.

 

Cosa si può fare

Gli incentivi possono essere richiesti per l’acquisto di:

  • impianti, macchinari e attrezzature tecnologici
  • hardware e software
  • brevetti e licenze
  • certificazioni purché direttamente correlate alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa e legate al programma d’investimento presentato
  • consulenze specialistiche tecnologiche nella misura massima del 20% del totale delle spese di cui ai punti precedenti.

Il Programma d’investimento deve essere:

  • mirato allo sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni caratterizzati da un significativo contenuto tecnologico e innovativo, e/o
  • finalizzato alla valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca.

Il Programma d’investimento:

  • deve presentare spese non superiori a 100.000 euro
  • deve essere avviato successivamente alla presentazione della domanda
  • deve essere realizzato entro 18 mesi dalla data del provvedimento di ammissione alle agevolazioni.

 

Le agevolazioni

Le agevolazioni previste si sostanziano in un contributo a fondo perduto:

  • per un importo non superiore al 70% delle spese ammissibili
  • per un importo massimo di 70.000 euro Le agevolazioni sono concesse nei limiti e nelle disponibilità previsti dal Regolamento de minimis n. 1407/2013.
Ultima modifica: Mercoledì 31 Maggio 2023
Martedì 2 Maggio 2023

Premi Europei per la promozione di impresa

È stata lanciata l’edizione 2023 dell’European Enterprise Promotion Awards (EEPA 2023), promosso dalla Commissione europea e coordinato in Italia dal Ministero delle imprese e del Made in Italy

I Premi identificano le iniziative più efficaci per la promozione dell’impresa e dell’imprenditorialità in Europa, evidenziando le migliori politiche e ispirando i potenziali imprenditori.

Le categorie dei premi sono sei:

  • Promozione dello spirito imprenditoriale: riconosce iniziative a livello nazionale, regionale e locale volte a promuovere una mentalità imprenditoriale, particolarmente tra i giovani e le donne.
  • Investimento nelle competenze imprenditoriali: riconosce iniziative a livello nazionale, regionale o locale volte a migliorare le capacità imprenditoriali, gestionali e dei dipendenti.
  • Sostenere la transizione digitale: riconosce le iniziative a livello nazionale, regionale o locale volte a sostenere la transizione digitale delle imprese consentendo loro di sviluppare, commercializzare e utilizzare tecnologie, prodotti e servizi digitali di qualsiasi tipo.
  • Migliorare il contesto imprenditoriale e sostenere l'internazionalizzazione delle imprese: riconosce le politiche e le iniziative innovative a livello nazionale, regionale o locale, che rendono l'Europa il luogo più attraente per avviare un'impresa, gestirla, farla crescere e ampliarla nel mercato unico, semplificare le procedure legislative e amministrative per le imprese e attuare il principio "pensare anzitutto in piccolo" a favore delle piccole e medie imprese.
  • Supporto alla transizione sostenibile: riconosce le politiche e le iniziative a livello nazionale, regionale o locale che supportano la transizione sostenibile e gli aspetti ambientali come l’economia circolare, la neutralità climatica, l’energia pulita, l’efficienza delle risorse o la biodiversità, attraverso, ad esempio, lo sviluppo di competenze sostenibili e il matchmaking, nonché i finanziamenti.
  • Imprenditorialità responsabile e inclusiva: riconosce iniziative a livello nazionale, regionale e locale che promuovono la responsabilità sociale d’impresa all’interno delle piccole e medie imprese. Questa categoria riconosce altresì gli sforzi volti a promuovere l’imprenditorialità tra i gruppi svantaggiati, come disoccupati, in particolare quelli a lungo termine, migranti regolari, disabili o persone appartenenti a minoranze etniche.

All’iniziativa ritenuta più creativa ed esemplare verrà assegnato il Gran Premio della Giuria.

Potranno partecipare al bando enti pubblici nazionali, regionali o locali, partenariati pubblico-privati degli Stati membri dell’UE, dei Paesi associati al programma COSME, o il Regno Unito.

La scadenza per presentare le candidature è l’8 giugno 2023.

Maggiori informazioni.

Ultima modifica: Martedì 2 Maggio 2023
Giovedì 20 Aprile 2023

Contributi per imprenditoria giovanile, femminile e disoccupati di lunga durata

Il contributo per le spese di investimento, previsto dalla l.r. 31/2022, è un contributo una tantum a fondo perduto per la creazione e lo sviluppo di micro, piccole e medie imprese, industriali e artigiane, che abbiano sede operativa o un'unità locale nel territorio della Regione Valle d'Aosta.

Il contributo è concesso, una tantum, nel limite percentuale previsto per ciascuna voce di spesa ammissibile, per un ammontare di contribtiuo non superiore ad euro 80.000,00.

Il limite minimo di spesa ammissibile per poter accedere ai contributi è pari a euro 10.000,00.

Chi può beneficiare del contributo

Possono beneficiare del contributo le nuove imprese costituite dai seguenti soggetti:

  1. giovani di età compresa fra diciotto e trentacinque anni, ad esclusione dei lavoratori dipendenti;
  2. donne, ad esclusione delle lavoratrici dipendenti o in quiescenza;
  3. disoccupati di lunga durata, ovvero da 12 mesi e un giorno, ai sensi della normativa nazionale di riferimento.

Le spese ammissibili

Sono ammissibili a contributo, le spese coerenti e funzionali all’attività d’impresa, a servizio esclusivo dell’iniziativa agevolata, relative a:

  1. immobilizzazioni materiali, nel limite massimo del 60 per cento del costo totale delle stesse;
  2. acquisto di automezzi, ad esclusivo uso aziendale, strettamente necessari al ciclo di produzione o al trasporto dei prodotti, di materiali o di merci e dimensionati alle esigenze produttive, nel limite massimo del 30 per cento del costo totale degli stessi;
  3. immobilizzazioni immateriali, purché considerate elementi patrimoniali ammortizzabili:
    • programmi informatici, nel limite massimo del 60 per cento del costo totale delle stesse;
    • realizzazione di sistemi di e-commerce, nel limite massimo del 30 per cento del costo totale degli stessi;
    • spese per brevetti e licenze di sfruttamento, nel limite massimo del 30 per cento del costo totale degli stessi;
    • spese di consulenza ad alta specializzazione relative all’organizzazione aziendale, marketing strategico, produzione e logistica, ricerca tecnica scientifica, brevettazione, risparmio energetico, nel limite massimo del 30 per cento del costo totale della consulenza;
  4. realizzazione di lavori e opere edili specifiche, nel limite massimo del 60 per cento del costo totale dei lavori. Le spese tecniche relative a progettazione, direzione lavori, collaudo, sicurezza e certificazione di macchinari, impianti, attrezzature e strumenti, solo se strettamente attinenti alle immobilizzazioni finanziate, sono ammesse nel limite massimo del 10 per cento del costo totale sostenuto per i lavori.

Le spese tecniche relative a progettazione, direzione lavori, collaudo, sicurezza e certificazione di macchinari, impianti, attrezzature e strumenti, solo se strettamente attinenti alle immobilizzazioni finanziate, sono ammesse nel limite massimo del 10 per cento del costo totale sostenuto per i lavori.

Tali costi comprendono, a titolo esplicativo, anche le spese relative alle valutazioni di impatto ambientale, ai titoli abilitativi edilizi e agli adempimenti in materia di sicurezza dei cantieri.

Presentazione domanda di contributo

La domanda deve essere presentata, dal titolare/legale rappresentante dell’impresa richiedente e redatta e inviata tramite PEC alla Struttura regionale competente tramite apposita modulistica scaricabile al link https://www.regione.vda.it/Portale_imprese/Sostegno_alle_imprese/contributi/imprenditoria_giovanile_femminile_disoccupati_di_lunga_durata_i.aspx a partire da lunedì 17 aprile 2023.

Ogni impresa può presentare una sola domanda di contributo.

Le domande di contributo devono essere presentate prima dell'avvio degli interventi finanziabili.

Ufficio regionale di riferimento: Struttura Competitività del sistema economico e incentivi - Piazza della Repubblica, 15 - 11100 Aosta

Referenti

  • Margot Sbrazzato - tel. 0165 274518 
  • Spinetti Dino - tel. 0165 274735 

email u-incentivi@regione.vda.it

Ultima modifica: Giovedì 20 Aprile 2023
Martedì 18 Aprile 2023

Contributi per le PMI italiane danneggiate dal recesso dell'UK dall’UE

Pubblicato l’Avviso pubblico rivolto alle imprese che hanno subito un incremento di costi derivanti dall’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. L’Avviso destina alle imprese 112 milioni di euro, a valere sulla Brexit Adjustment Reserve – BAR, strumento speciale di emergenza istituito dalla Commissione Europea con l’obiettivo di contrastare le conseguenze economiche, sociali, territoriali e ambientali della Brexit negli Stati membri.

Oggetto e finalità: erogazione di contributi finanziari in favore di iniziative delle imprese finalizzate a contrastare gli impatti negativi generati dalla brexit – REG (UE) 2021/1755

  • Ambito territoriale: Italia
  • Risorse: 112 M€
  • Soggetti beneficiari: le imprese private iscritte nel Registro delle Imprese, danneggiate dal recesso del Regno Unito dall’Unione europea
  • Tipologia di contributo: rimborso a fondo perduto nell’ambito del regime “de minimis”
  • Iniziative ammissibili: attività che l’impresa ha realizzato per contrastare l’impatto negativo della Brexit

Sono ammissibili le spese effettivamente sostenute

  • nel periodo compreso tra 1° gennaio 2020 e la data di presentazione della Proposta di Finanziamento
  • di importo complessivo non inferiore a 10.000 euro, al netto dell’IVA

Sono esclusi dalle spese ammissibili

  • i costi relativi all’IVA
  • le spese a sostegno della delocalizzazione, come definita dall’art. 2, punto 61-bis), del Regolamento (UE) n. 2014/651.
  • Procedura: “a sportello”: il beneficio è concesso in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande ritenute ammissibili e a seguito di un procedimento istruttorio finalizzato a verificare la regolarità dei requisiti.
  •  Modalità e tempi di presentazione delle proposte: le imprese, pena l’inammissibilità, potranno presentare le proposte di finanziamento utilizzando la Piattaforma https://bandi.agenziacoesione.gov.it/

a partire dalle ore 12:00 del giorno 13 aprile 2023.

Maggiori informazioni al link https://www.agenziacoesione.gov.it/avviso-pubblico-per-la-selezione-e-il-sostegno-di-iniziative-delle-imprese-finalizzate-a-contrastare-gli-impatti-negativi-generati-dalla-brexit/

Ultima modifica: Giovedì 20 Aprile 2023
Venerdì 14 Aprile 2023

Voucher per la formazione professionale

La Regione autonoma Valle d'Aosta intende sostenere l'accesso a politiche attive del lavoro tramite l'assegnazione, su richiesta dei cittadini, di un finanziamento pubblico (voucher) che agevola:

  • la formazione prevista nell’elenco di cui all’allegato 1 - scopri subito tutti i 28 corsi di formazione disponibili in Valle d’Aosta;
  • la formazione obbligatoria per l’esercizio di attività professionali oggetto di regolamentazione elencate nell’allegato 2;
  • i percorsi formativi obbligatori di qualificazione finalizzati all’assolvimento del requisito professionale richiesto per l’esercizio in forma autonoma o di impresa delle professioni regolamentate elencate nell’allegato 2;
  • la formazione finalizzata al conseguimento del Certificato di Qualificazione del Conducente (CQC persone) per l’esercizio delle professioni relative al trasporto di persone (es. autista di autobus, pullman, ...) elencate nell’allegato 3;
  • la formazione finalizzata all’acquisizione di licenze, abilitazioni e qualifiche di volo per l’esercizio delle professioni relative al trasporto di persone e di merci, elencate nell’allegato 3.

I 28 corsi di formazione professionale disponibili in Valle d'Aosta, dai corsi per conseguire abilitazioni e patentini (come addetto al montaggio e smontaggio dei ponteggi) ai corsi di gestione paghe, per operatore amministrativo segretariale, per pizzaiolo e tanti altri, sono consultabili al link https://lavoro.regione.vda.it/cittadini/formazione/voucher-formativi/corsi-di-formazione-professionale

Cos'è una figura regolamentata? Le professioni regolamentate sono così definite perché l’accesso all’esercizio dell’attività professionale ad esse relativa è condizionato da specifici requisiti previsti dalla legge nazionale e dalla disciplina regionale che possono essere inerenti sia la formazione sia l’esperienza pregressa. Nei casi di alcune professioni regolamentate, l’attestazione pubblica è l’unica che permette l’accesso all’esercizio dell’attività professionale in forma autonoma.

Ultima modifica: Mercoledì 27 Settembre 2023
Mercoledì 12 Aprile 2023

La Certificazione della Parità di Genere: cos'è, a cosa serve, come ottenerla



Che cos'è

Il “Sistema di certificazione della parità di genere” è un intervento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) a titolarità del Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri, volto ad accompagnare ed incentivare le imprese ad adottare policy adeguate a ridurre il divario di genere in tutte le aree maggiormente critiche per la crescita professionale delle donne.

L’introduzione di questo Sistema mira a promuovere una maggiore inclusione delle donne nel mercato del lavoro: strumento essenziale per migliorare la coesione sociale e territoriale, nonché di fondamentale importanza per la crescita economica del nostro Paese.

Ha inoltre l’obiettivo di assicurare una maggiore qualità del lavoro femminile, promuovendo la trasparenza sui processi lavorativi nelle imprese, riducendo il “gender pay gap” (“divario retributivo di genere” che indica la differenza tra il salario annuale medio percepito dalle donne e quello percepito dagli uomini), aumentando le opportunità di crescita in azienda e tutelando la maternità.

L’introduzione di questo nuovo Sistema di certificazione nel nostro Paese è agevolata con contributi per le piccole e medie imprese e microimprese (a valere sui finanziamenti Next Generation EU del PNRR), destinati sia ai servizi di assistenza tecnica e di accompagnamento alla certificazione, sia alla copertura dei costi della certificazione.

 

A cosa serve

La finalità del Sistema di certificazione della parità di genere alle imprese è quella di favorire l’adozione di politiche per la parità di genere e per l’empowerment femminile a livello aziendale e quindi di migliorare la possibilità per le donne di accedere al mercato del lavoro, di leadership e di armonizzazione dei tempi vita.

Al fine di promuovere l’adozione della certificazione della parità di genere da parte delle imprese, il Sistema prevede un principio di premialità che si realizza con l’introduzione di meccanismi di incentivazione.

In base all’art. 5, comma 2, della legge 5 novembre 2021 n. 162 (Legge Gribaudo), alle aziende private che siano in possesso della certificazione della parità di genere in applicazione della prassi UNI/PdR 125:2022 rilasciata da un organismo di certificazione accreditato è concesso un esonero dal versamento di una percentuale dei complessivi contributi previdenziali a carico del datore di lavoro per l’anno 2022. In particolare, sono stanziati 50 milioni di euro per il 2022 e l’esonero è determinato in misura non superiore all’1% e nel limite massimo di 50.000 euro annui per ciascuna impresa. L’art. 1, comma 138, della legge 30 dicembre 2021 n. 234 ha stanziato ulteriori fondi per finanziare la misura a regime, prevedendo 50 milioni di euro a partire dal 2023. 

Inoltre, sempre ai sensi della Legge Gribaudo (art. 5, comma 3) alle aziende che, alla data del 31 dicembre dell’anno precedente a quello di riferimento, siano in possesso della certificazione della parità di genere in applicazione alla prassi UNI/PdR 125:2022, rilasciata da un organismo di certificazione accreditato, è riconosciuto un punteggio premiale per la valutazione di proposte progettuali, da parte di autorità titolari di fondi europei nazionali e regionali, ai fini della concessione di aiuti di Stato a cofinanziamento degli investimenti sostenuti.

Infine, il decreto legge 30 aprile 2022, n. 36, recante “Ulteriori misure urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza”, art. 34, ha introdotto nel “Codice dei contratti pubblici”, rispettivamente agli articoli n. 93 e n. 95 del decreto legislativo n. 50 del 2016, una diminuzione della garanzia prevista per la partecipazione alle procedure di gara da parte di aziende certificate, oltre alla possibilità per le amministrazioni aggiudicatrici di istituire sistemi premiali legati al possesso della certificazione di genere.
 

Come ottenere la certificazione

La certificazione avviene su base volontaria e su richiesta dell’impresa. Al rilascio della certificazione provvedono gli organismi di certificazione accreditati presso Accredia (ai sensi del regolamento CE 765/2008) che operano sulla base della prassi UNI/PdR 125:2022.

La prassi di riferimento UNI/PdR 125:2022, pubblicata in data 16 marzo 2022 da UNI - Ente italiano di normazione, prevede l’adozione di specifici indicatori, Key Performance Indicator (KPI), in relazione a 6 aree di valutazione per le differenti variabili che contraddistinguono un’organizzazione inclusiva e rispettosa della parità di genere:

  • Cultura e strategia
  • Governance
  • Processi Human Resources
  • Opportunità di crescita e inclusione delle donne in azienda
  • Equità remunerativa per genere
  • Tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro

Ogni area è contraddistinta da un peso percentuale, per un totale pari a 100, che contribuisce alla misurazione del livello attuale dell’organizzazione e rispetto al quale è misurato il miglioramento nel tempo. Ogni indicatore è associato a un punteggio il cui raggiungimento o meno viene ponderato per il peso dell’area di valutazione: è previsto il raggiungimento del punteggio minimo complessivo del 60% per determinare l’accesso alla certificazione da parte dell’organizzazione.

La certificazione ha validità triennale ed è soggetta a monitoraggio annuale.

Per le piccole e medie imprese e micro imprese, al fine di facilitare il processo di certificazione, sono previsti contributi destinati sia a supportare servizi di assistenza tecnica e accompagnamento alla certificazione sia a sostenere i costi di certificazione. È in via di definizione l'Avviso per la gestione ed erogazione dei contributi previsti dal PNRR per agevolare la certificazione delle PMI, per un totale di euro 2,5 milioni per la fornitura di servizi di assistenza tecnica e accompagnamento alla certificazione della parità di genere e per un totale di euro 5,5 milioni per l’erogazione dei costi della certificazione della parità di genere. L’erogazione delle risorse è gestita con un meccanismo a sportello fino ad esaurimento degli importi stanziati.

Tutte le informazioni sul Sistema di certificazione della parità di genere sono disponibili al link: https://certificazione.pariopportunita.gov.it

Ultima modifica: Venerdì 28 Aprile 2023
Mercoledì 8 Marzo 2023

Innovative SMEs - Sostegno alle PMI innovative

Le domande vanno presentate entro il 13 aprile 2023, sia in relazione al bando europeo che a quello nazionale.

Cos’è

Nell’ambito dell’iniziativa europea Innovative SMEs è stato emanato il bando Eurostars, che ha l’obiettivo di finanziare le piccole e medie imprese che desiderano collaborare a progetti di ricerca e sviluppo per creare prodotti, processi o servizi innovativi per la commercializzazione.

A chi si rivolge

L’iniziativa si rivolge a

anche in forma congiunta tra loro, con organismi di ricerca e/o con grandi imprese.

Come funziona

Le imprese e i soggetti interessati che intendono aderire all'iniziativa devono partecipare sia al bando europeo sia al bando nazionale.

I termini per la partecipazione al bando europeo 2023 scadono il 13 aprile 2023. 

Le modalità e i termini per la presentazione delle domande al bando nazionale sono state definite dal decreto direttoriale 3 marzo 2023. Le domande vanno presentate entro le 14.00 del 13 aprile 2023.

Obiettivi

L’iniziativa europea Innovative SMEs - attuata nella forma di Cofunded partnership e gestita dal Segretariato EUREKA - ha lo scopo di aiutare le PMI innovative ad aumentare la loro capacità di ricerca e innovazione e la loro produttività e di permettere loro di integrarsi in catene globali del valore e in nuovi mercati, seguendo tre obiettivi strategici:

  • Innovazione
  • Internazionalizzazione
  • Connessione dello Spazio Europeo della Ricerca (ERA - European Research Area)

Maggiori informazioni:

Contatti
Valentina Milazzo e Giulio Aloia
Ministero delle Imprese e del Made in Italy
valentina.milazzo@mise.gov.it
tel. +39 06 5492 7928
giulio.aloia@mise.gov.it

Ultima modifica: Giovedì 20 Aprile 2023