La Chambre chiede alla II Commissione misure che tengano conto delle diverse realtà imprenditoriali

Mercoledì 29 Aprile 2020

La Chambre chiede alla II Commissione misure che tengano conto delle diverse realtà imprenditoriali


Nell'ambito delle imprese sotto i 20 addetti (10.621 unità su 10.815 imprese attive), sull'89,3% grava un totale di 189 milioni di euro di indebitamento su un totale complessivo di 366 milioni (i restanti 177 milioni gravano sul 10,7% delle imprese).

E' partendo da questi dati, frutto dell'incrocio tra i numeri forniti da Banca d'Italia e quelli in possesso della Camera di Commercio, che il Presidente della Chambre Valdôtaine, Nicola Rosset, ha chiesto, nel corso dell'audizione con la II Commissione del Consiglio Regionale, che il terzo provvedimento legislativo in materia di misure urgenti in aiuto di famiglie, lavoratori e imprese, ponga la giusta attenzione alle diverse realtà imprenditoriali.

"I dati - spiega Rosset - ci mostrano come le imprese stiano vivendo situazioni diverse a seguito di questa emergenza e che, quindi, potrebbero avere bisogno di strumenti di sostegno diversi in grado di rispondere al meglio alle differenti esigenze".

Proprio in questa ottica la Chambre Valdôtaine a evidenziato la necessità di pensare ad una misura per irrobustire le imprese consistente in contributi a fondo perso da investire nell'abbattimento dell'esposizione bancaria o finanziaria (mutui, aperture di credito, leasing o altro), vincolati ad un ordine di priorità nei pagamenti (dipendenti, fornitori, locazioni, ecc), al fine di avviare un percorso virtuoso di rimessa in circolo del denaro.

Altrettanto necessari sarebbero poi due interventi rivolti alla ristrutturazione del debito, uno mediante la rinegoziazione dei mutui attraverso il ricorso a Finaosta, potenziando il fondo dedicato già istituito, aumentando il limite per impresa a 1 milione di euro anche con fondi in Gestione speciale e innalzando le garanzie a carico dell'Ente pubblico, intensificando la collaborazione con i Confidi, l'altro potenziando il fondo di garanzia costituito presso i Confidi e costituendo un apposito fondo per l'abbattimento degli interessi..

"Le imprese con esposizione minore potrebbero facilmente orientarsi verso la prima opzione - spiega ancora il Presidente della Chambre - mentre dove l'esposizione debitoria è maggiore gli imprenditori potrebbero optare per la seconda soluzione. E' innegabile che almeno per una parte delle imprese sarebbe utile prevedere la cumulabilità dei due interventi".

Tra le altre iniziative sollecitate ai membri della Commissione un intervento a fondo perso finalizzato al sostegno delle assunzioni di personale prevedendo la decorrenza dell'ammissibilità al 1 gennaio 2020 per evitare licenziamenti, ed un indennizzo relativo al periodo di chiusura obbligatoria per emergenza sanitaria a favore delle imprese che riprendono l'attività, modulato sui costi e sui mancati ricavi e integrativo dell'invenduto deperibile, in particolare per quanto concerne le aziende agricole.

Una particolare attenzione è stata anche sollecitata nei confronti del completamento dell'infrastrutturazione digitale, di bandi per sostenere le procedure di digitalizzazione delle imprese in una logica onnicomprensiva (software, hardware, consulente e formazione), così come di una più stretta interconnessione tra le banche dati pubbliche.

"Questa pandemia - sottolinea Nicola Rosset - ci ha mostrato l'inadeguatezza dei sistemi di connettività, con la conseguente inaccessibilità ai servizi digitali spesso per le fasce più deboli di imprenditori e cittadini. Questo ha fatto in molti casi la differenza tra il restare aperti o inattivi ed in questo senso, come la Chambre sostiene da almeno 3 anni, è fondamentale intervenire anche in una ottica di sburocratizzazione, e di sostegno alle attività operanti nella media montagna".

Tra le altre iniziative sollecitate nel corso della riunione anche quella legata ad un sistema di sostegno economico per i piccoli produttori al fine di abbattere i costi fissi legati al trasporto delle merci.

"Per fare un esempio - spiega il Presidente della Chambre - spesso i costi fissi di trasporto delle merci da St-Nicolas ad Aosta sono superiori rispetto a quelli da Aosta a Milano. Questa iniziativa potrebbe quindi facilitare il mantenimento delle attività agricole e artigianali nelle vallate e aiuterebbe a fare in modo che le piccole aziende possano concentrarsi sul coltivare e produrre, senza perdere tempo per allocare le produzioni".

L'audizione ha anche rappresentato un'occasione per segnalare anche due iniziative di più ampio respiro temporale che però costituiscono azione di fondamentale importanza per la ripresa del sistema imprenditoriale.

La prima è legata ad investimenti finalizzati all'abbattimento dei costi relativi a sviluppatori di reti di imprese tra le diverse realtà imprenditoriali, la seconda è legata invece alla realizzazione di un marchio ombrello Valle d'Aosta.

"Nel primo caso - conclude Rosset - si potrebbero utilizzare le capacità di professionisti che conoscono il territorio o giovani laureati, partendo dal presupposto che spesso le aziende sono troppo piccole per poter pensare autonomamente, anche per fattori culturali, di crescere attraverso la condivisione di costi. Nel secondo caso si tratterebbe di operare per la creazione di un fondamentale strumento promozionale per collocarsi strategicamente sul mercato interno ed internazionale garantendo l'origine del prodotto ed incentivandone così il consumo".

 

ALLEGATI

Ultima modifica: Martedì 24 Novembre 2020