Il decreto-legge 27/01/2022, n. 4, art. 2 "Sostegni ter", ha previsto un nuovo contributo a fondo perduto per il rilancio delle attività economiche di commercio al dettaglio, mettendo a disposizione per l’erogazione un totale di 200 milioni di euro.
Le attività economiche per le quali è ammesso il contributo sono:
Non si tratterà comunque di un “click day” in quanto, l’ordine con il quale perverranno le richieste non sarà preso in considerazione per l’erogazione del contributo. Infatti, se le risorse stanziate non saranno sufficienti a coprire l’ammontare richiesto attraverso le domande pervenute e ritenute ammissibili, il ministero dello Sviluppo ridurrà in modo proporzionale il contributo, tenendo conto delle diverse fasce di ricavi.
Il requisito base per poter accedere a tale contributo è presentare un volume di ricavi riferito all’esercizio 2019 non superiore a 2 milioni di euro ed una riduzione del fatturato nel 2021 non inferiore al 30% rispetto allo stesso 2019. L’ammontare del contributo sarà inoltre differenziato in tre fasce, commisurate ad una percentuale variabile pari alla differenza tra l’ammontare medio mensile dei ricavi del periodo d’imposta 2021 e l’ammontare medio mensile dei ricavi del periodo d’imposta 2019.
La fascia più generosa prevede che il contributo sia pari al 60% della perdita per i soggetti con ricavi 2019 non superiori a 400 mila euro, per scendere poi al 50% per i soggetti con ricavi 2019 compresi tra i 400 mila euro ed 1 milione di euro, ed arrivare infine al 40% per quei soggetti con ricavi superiori a 1 milione e fino a 2 milioni di euro.
Le domande di accesso alle agevolazioni potranno essere presentate dalle ore 12:00 del 3 maggio 2022 e sino alle ore 12:00 del 24 maggio 2022, esclusivamente tramite la procedura informatica che sarà raggiungibile su questa sezione con congruo anticipo prima dell’apertura dello sportello. Allegati e moduli sono disponibili nella pagina sul Fondo per il rilancio delle attività economiche di commercio al dettaglio.
Chi potrà accedere saranno esclusivamente i rappresentanti legali delle società attraverso la Carta Nazionale dei Servizi. Alla data di presentazione della domanda l’azienda dovrà avere sede legale o operativa nel territorio italiano e risultare regolarmente iscritta e attiva nel registro delle imprese, non essere in liquidazione volontaria o sottoposta a procedure concorsuali, e non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019.
Qualora non venissero rispettati tali requisiti, la procedura informatica non permetterà l’inoltro della domanda.
In ultimo si elencano gli ulteriori dati richiesti per la compilazione della domanda:
Maggiori informazioni sul sito del Ministero dello sviluppo economico.